UN PRESEPE VIVENTE DA RECORD
Toccata quota 13.000 presenze la ventesima edizione della rassegna sestense 2014
Definirlo «presepe vivente» non è solamente limitativo ma addirittura fuorviante per chi, almeno una volta, non vi ha assistito in quasi 30 anni di storia. Quello che si svolge ogni biennio, dal 2000, nel periodo natalizio a Sesto al Reghena, è uno degli eventi culturali a carattere religioso più importanti del Friuli Venezia Giulia.
Sono i numeri a rendere onore alla rassegna: l’edizione 2014 dal titolo Dio viene nella pace ha toccato la soglia record di 13.000 presenze nei tre giorni in cui la rappresentazione è stata messa in scena.
È lo stesso monsignor Giancarlo Stival, abate di Sesto al Reghena, a definire i contorni di questo successo e dell’originalità della rassegna: «Ciò a cui il pubblico assiste – afferma – non è il presepe vivente stereotipato e statico legato solo alla natività di Nostro Signore e sempre identico a se stesso, ma un vero e proprio allestimento teatrale di volta in volta differente con oltre 250 figuranti in costume che agiscono su un palco speciale, quello naturale, che si estende in tutta l’area all’aperto del parco dell’abbazia. A corredo della rappresentazione ci sono oltre 30 ‘scene’ ricostruite all’interno e all’esterno della struttura abbaziale con gli antichi mestieri e la socialità della Palestina ai tempi di Gesù. Quest’anno poi è stato dedicato un particolare studio ad un accampamento romano della legione XII ‘Fulminata’ di stanza in quei territori, riprodotto fedelmente in ogni dettaglio».
Ospite d’eccezione alla rappresentazione del 26 dicembre (tradizione vuole che il debutto sia la Vigilia di Natale prima della Santa Messa di mezzanotte e la terza nella domenica successiva), è stato il vescovo della Diocesi di Concordia-Pordenone, monsignor Giuseppe Pellegrini, che ha speso parole d’elogio per lo «spettacolo» intenso ed immersivo a cui ha partecipato.
«Quello che ho visto vale più di una predica», ha confidato informalmente congedandosi e salutando gli organizzatori tecnici ed artistici e ha aggiunto “È stato un momento di vera catechesi, intensa e commovente, con messaggi chiari ed incisivi: ci ha aiutato a vivere meglio il mistero del Natale.” E ancora “Questa Sacra Rappresentazione è servizio alla nuova evangelizzazione, di cui ha tanto bisogno il nostro tempo.”
Il testo proposto quest’anno scritto ed interpretato dall’abate come voce narrante e canovaccio per la sceneggiatura e la regia teatrale, è stato la naturale continuazione di un filone inaugurato due anni fa, legato alle vicissitudini turbolente e controverse che hanno interessato la storia dell’abbazia e del territorio sestense.
«Dopo il racconto delle origini e della fondazione dell’abbazia – continua monsignor Stival – affrontato nella precedente edizione, ho immaginato una predica del monaco Federico che sul tramontar del 1200 decide di abbandonare Sesto al Reghena per dedicarsi alla vita da eremita sui colli di San Fior, in prossimità di Conegliano, lasciando i fedeli in balia di privazioni, guerre e saccheggi per mano di invasori stranieri, degli stessi patriarchi di Aquileia e dei loro emissari. Una storia vera, medievale, eppure assolutamente contemporanea e non priva di un profondo valore anche oggi laddove assistiamo ai medesimi drammatici scenari di guerra in cui Dio, come si interroga il monaco, sembra indifferente ed assente e dove la sua presenza è compromessa dall’odio degli uomini».
Un messaggio moderno reso ancor più vivido ed esplicito dall’uso dei video proiettati sulla parete dell’abbazia di forte impatto visivo ed emotivo che hanno attualizzato, senza edulcorate allegorie, l’antica narrazione con le immagini documentaristiche e di cronaca, testimoni della deriva del nostro secolo. Un messaggio infine di speranza che sovverte l’antica ritualità rappresentativa di una Sacra Famiglia che chiama a sé i pastori ed il mondo a favore di una pace raggiunta tra i popoli che crea le condizioni per accogliere nuovamente Gesù tra loro.
Per il «Presepe Vivente 2016» sono già al vaglio alcune novità non solamente narrative, ma anche tecniche che garantiranno una maggior ricezione di pubblico ed una maggiore comodità della visione; al momento, per chi si fosse perso l’ultima rappresentazione o per chi volesse rivivere i momenti più emozionanti, sarà disponibile, da metà febbraio, il dvd della ventesima edizione acquistabile negli uffici dell’abbazia. Informazioni ed immagini fotografiche dell’ultima rassegna sono consultabili invece al sito www.abbaziasestoalreghena.it o sulla pagina facebook dedicata «Abbazia Sesto al Reghena ».
Il Comitato presepio ringrazia chi a vario titolo ha sostenuto questo grande evento, in particolare la Fondazione CRUP, la Banca di Credito Cooperativo Pordenonese, l’Assicurazione Cattolica-Agenzia Del Col Gastone e Lorenzo e alcune aziende locali.